
È con grande rispetto e senso di responsabilità verso ciascuno di voi e verso il nostro Ateneo che presento la mia candidatura al ruolo di Rettore dell’Università di Catania per il sessennio 2025-2031. La mia motivazione nasce da un legame profondo con questa istituzione che tanto mi ha dato permettendomi di trasformare una passione in professione: poter restituire parte di quanto ricevuto con dedizione e impegno quotidiano rappresenta per me un valore fondamentale.
Sono professore di Misure elettriche ed elettroniche presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica. Ho sempre studiato per creare conoscenza e mi sono impegnato per trasmettere sapere, passione e curiosità agli studenti insieme con quelle caratteristiche di unicità che scaturiscono dall’esperienza personale di ogni ricercatore. Ho ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali mi preme ricordare la nomina a IEEE Fellow, e ho avuto l’onore di essere Presidente della IEEE Instrumentation and Measurement Society per il triennio 2020–2022.
Il mio impegno per l’Università di Catania
Ho messo le mie competenze al servizio dell’Ateneo in più occasioni e negli ultimi sei anni ho ricoperto il ruolo di Delegato alla ricerca e quello di Presidente del Centro Servizi BRIT. In questa veste ho coordinato l’avvio e poi le operazioni dell’“Anti-Covid Lab”, punto di riferimento per il territorio durante l’emergenza pandemica e motivo di orgoglio per il nostro Ateneo. In qualità di Delegato del Rettore alla Ricerca ho coordinato la definizione e l’attuazione del piano PIACERI per la ricerca di base e multidisciplinare di Ateneo, avviando anche gli Starting Grants a supporto delle giovani ricercatrici e dei giovani ricercatori. Ho, inoltre, coordinato le azioni per la VQR 2015-2019 e per la VQR 2020-2024; ho contribuito ad armonizzare gli interventi dell’Università di Catania nelle varie iniziative progettuali in ambito PNRR e, quindi, a definire le linee guida di gestione dei tanti progetti approvati. Ancora in ambito PNRR, ho coordinato la predisposizione e la presentazione del progetto SAMOTHRACE, altro motivo di orgoglio per il nostro Ateneo, che nel ruolo di Presidente della fondazione ho poi avviato mettendo a punto tutte le funzioni amministrative e tecniche necessarie per il coordinamento delle attività dell’intero ecosistema dell’innovazione e per la valorizzazione dei risultati ottenuti da tutti i partecipanti.
L’esperienza in qualità di Delegato del Rettore alla Ricerca è stata per me immersiva e trasformativa, vissuta all’insegna della partecipazione, dell’ascolto e della disponibilità verso l’intera comunità, lavorando quotidianamente a strettissimo contatto con tutte le componenti coinvolte nei processi che influenzano la ricerca. Questo mio modo di interpretare il ruolo mi ha consentito di cogliere da vicino le varie e specifiche esigenze della comunità, contribuire a soluzioni concrete e condivise, favorire sinergie costruttive ed efficaci; al contempo, ho potuto maturare una conoscenza diffusa e radicata dei complessi meccanismi e dei diversi problemi che appesantiscono le attività del nostro Ateneo prendendo atto anche delle straordinarie potenzialità che lo caratterizzano.
Abbiamo superato anni difficili in cui la comunità tutta ha dimostrato di saper reagire con resilienza a eventi esterni straordinari, come la pandemia, e di saper rispondere con prontezza e spirito di squadra a sfide complesse, come quella rappresentata dal PNRR. Oggi è il momento di guardare avanti puntando con decisione a un cambio di passo che, anche sulla base dell’esperienza maturata, ci conduca verso nuovi e ambiziosi obiettivi strategici e strutturali, da raggiungere affermando il principio di un’Università libera da condizionamenti esterni, autorevole culturalmente e scientificamente, che sa farsi parte attiva nel trasferire il proprio bagaglio di valori e conoscenza al territorio e alla società.
Nella mia visione
l’Università deve operare sulla base dell’ascolto e del confronto, del riconoscimento del merito, della valorizzazione delle competenze, nel rispetto delle pari opportunità, puntando alla semplificazione e all’efficientamento, basandosi sulle nuove tecnologie e sull’innovazione dei processi e su una comunicazione mirata ed efficace sia verso l’interno che verso l’esterno; deve coltivare i rapporti con il territorio e mirare a un profilo internazionale, e deve saper riconoscere e valorizzare le peculiarità delle diverse anime che compongono la comunità accademica.


Nella mia visione
l'Università di Catania deve ambire a un solido processo di crescita che rafforzi un orgoglioso senso di appartenenza in tutte le sue componenti: questa visione può realizzarsi solo costruendo su principi fondanti quali inclusione, qualità, sostenibilità, trasparenza, partecipazione e responsabilità. Il nostro Ateneo deve essere attrattivo e, al tempo stesso, propulsivo; deve diventare “la prima scelta” e il luogo in cui “continuare gli studi”; deve conquistare la fiducia degli studenti e delle loro famiglie attraverso un’offerta formativa plurale, costantemente arricchita dalle conquiste nel campo della ricerca; infine, deve garantire servizi di qualità e strumenti efficaci che mettano i nostri ragazzi nelle condizioni di affrontare un futuro che soddisfi le loro aspettative.

L'Università che vogliamo
È con questa idea di Università che ho tracciato le linee programmatiche della mia candidatura. Esse nascono dall’osservazione continua, dall’ascolto costante e dal confronto costruttivo con tutte le componenti dell’Ateneo su temi che toccano molti ambiti della vita universitaria e incidono direttamente sul percorso di studentesse e studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Poiché credo fermamente che un buon progetto debba anche essere pronto a migliorarsi, intendo presentare il mio programma e visionarlo criticamente con ciascuno di voi; arricchirlo progressivamente e proporne una versione aggiornata avendo fatto tesoro, con spirito collaborativo e costruttivo, dei vostri commenti, delle vostre critiche e delle vostre idee, perché l’Università è di tutti noi.
Se avrò l’onore di essere eletto Rettore dell’Università di Catania continuerò a lavorare come ho fatto in questi anni, con dedizione totale, determinazione e spirito di servizio a disposizione di tutti, per costruire insieme a voi un’Università solida, autorevole, libera e capace di guardare al futuro; una vera Comunità dinamica, inclusiva ed efficiente che sia
l’Università che vogliamo.
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